Proviamo a fare il punto sullo stato dell’arte dei Bonus e degli incentivi fiscali, letti soprattutto dal punto di vista del professionista del comparto elettrico.

L’introduzione dei bonus e degli incentivi fiscali, prima fra tutti il Superbonus 110% è stata colta dagli italiani come una grande opportunità per abbattere i costi degli interventi edilizi, in una nuova raffigurazione della propria abitazione in cui i temi del comfort e delle prestazioni energetiche sono ormai imprescindibili.  

Facciamo il punto sullo stato dell’arte degli incentivi e delle detrazioni, utili soprattutto per i professionisti del comparto elettrico.

Superbonus: non più 110%

Come stabilito da provvedimenti governativi, il Superbonus è una delle misure ritenute ancora centrali per la riqualificazione del costruito italiano; in tal senso, va letta la stabilizzazione della formula fino al 31 dicembre 2025, con una riduzione progressiva della percentuale della detrazione, nello specifico:

90% per le spese sostenute nel 2023
70% per le spese sostenute nel 2024
65% per le spese sostenute nel 2025
Unica eccezione, stabilita dalla recente conversione in Legge del DL 11 del 16 febbraio 2023, la possibilità di usufruire ancora del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023, qualora entro il 31 dicembre 2022 fosse stata presentata una CILA (nel caso dei condomini), oppure, per le case unifamiliari, sulle quali siano stati fatti almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre dello scorso anno.

Ma entriamo nel merito: quali sono gli interventi che riguardano direttamente il comparto elettrico?

Rammentando sempre la differenza tra interventi trainanti e trainati, per installatori e progettisti elettrici è opportuno ricordare che beneficiano di questa opportunità i lavori che riguardano:

Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazioni (almeno in Classe A) e pompe di calore, anche se ibride e abbinate a sistemi di geotermia/fotovoltaico/collettori solari.
Installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di storage
Installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
Installazione e messa in opera di dispositivi e sistemi di building automation
Interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche
Ogni tipologia installativa prevede massimali specifici da prendere in considerazione, che vanno verificati di volta in volta sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ecobonus: detrazioni per la riqualificazione energetica

Sempre in tema di miglioramento delle performance dell’edificio, esiste la possibilità di fruire fino al 31 dicembre 2024 dell’Ecobonus, una detrazione con aliquote variabili a seconda dell’intervento. Anche in questo caso, proviamo a fare il punto rispetto al coinvolgimento del settore elettrico.

L’Ecobonus consente di poter detrarre al 65% l’installazione di queste soluzioni tecnologiche: pompe di calore, caldaie a condensazione in Classe A+ con sistema di termoregolazione evoluto e, infine, i sistemi di building automation.

Ristrutturazioni edilizia: una detrazione per tutti

Fino a fine 2024 è ancora disponibile una detrazione pari al 50% per tutti i lavori legati alle ristrutturazioni edilizie.

Semplificando, dunque, sono ammessi la maggior parte degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, consentendo al cliente di recuperare in 10 anni la metà dell’investimento fatto.

Bonus sicurezza: un’attenzione specifica

Sulla falsariga degli incentivi per la ristrutturazione, per il 2023 è possibile adottare il Bonus Sicurezza, che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per installare o sostituire:

Sistemi di allarme e videosorveglianza;
Citofoni e videocitofoni;
Sistemi di rilevazione di fumo e incendi.
Nello specifico, è utile sottolineare la finalità che il legislatore ha inserito nell’articolo 16 bis del Decreto che regola la detrazione per le spese di ristrutturazione; il cosiddetto Bonus Sicurezza, infatti, va a beneficiare le soluzioni relative “all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi” (per fare un esempio: furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti).

Dunque, se ci sono pochi dubbi sui sistemi di allarme e videosorveglianza, citofoni e videocitofoni devono essere installati secondo il principio di cui sopra, migliorando la situazione preesistente; in caso contrario è più opportuno utilizzare il Bonus Ristrutturazione.

Eliminazione delle barriere architettoniche: il ruolo dell’impiantistica

Sono attualmente previste delle agevolazioni per interventi effettuati per superare ed eliminare le barriere architettoniche.

Queste agevolazioni non sono utilizzabili esclusivamente nella formulazione del Superbonus, ma godono di una detrazione Irpef dedicata, pari al 75% delle spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

Come può essere coinvolto un professionista elettrico nell’eliminazione delle barriere architettoniche?

Il comparto impiantistico può svolgere una funzione attiva automatizzando alcune operazioni all’interno delle abitazioni (sensori di presenza per l’automazione dell’illuminazione, apertura e chiusura automatiche di finestre e sistemi di oscuramento, eccetera…); così come  modificare le quote installative delle apparecchiature e dei dispositivi di comando al fine di agevolare gli utenti con disabilità; inoltre può intervenire nello smaltimento del vecchio impianto sostituito, le cui spese sono oggetto di detrazione.

È opportuno ricordare che la Norma CEI 64-21 indica una serie di prescrizioni per realizzare impianti adeguati all'utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità, una guida dunque per assolvere alle richieste di abbattimento delle barriere architettoniche.