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03 ottobre 2023

Andamento del mercato edile: tendenze e ricadute sul settore elettrico

Andamento del mercato edile: tendenze e ricadute sul settore elettrico

Il quadro generale

Dalla fine di settembre si susseguono le prime indiscrezioni riguardo all’aggiornamento delle stime del PIL italiano per il 2023: dopo un secondo trimestre di sostanziale rallentamento (+0.4%), a conti fatti, la crescita (prevista a inizio anno pari all’1%) si dovrebbe assestare attorno allo 0,8%.

Queste variazioni potrebbero tuttavia modificarsi ulteriormente (in positivo o in negativo) con la messa a terra delle opere previste dal PNRR che avrà inevitabilmente un impatto decisivo sull’intero settore delle costruzioni.

Come ben sappiamo, infatti, il comparto dell’edilizia è il vero motore dell’economia italiana, in grado di rilanciare il Sistema Paese o dichiararne lo stato di crisi, e le conseguenze del SuperBonus hanno ulteriormente rimarcato questo modello.

Quali sono quindi gli andamenti del mercato delle costruzioni e quali le tendenze per quello immobiliare? Un rapido spaccato in tal senso lo forniscono i dati ISTAT, quelli dell’Agenzia delle Entrate e le numeriche offerte da Nomisma.

Procedendo con ordine, in termini di produzione, il comparto delle costruzioni, dopo una crescita di oltre dieci punti percentuali, ha visto nell’anno corrente una brusca frenata, con un rallentamento, nei primi sei mesi, di quasi il 3%; un calo che non si registrava da quasi 3 anni.

Statistiche che raccontano di un mercato che sta abbandonando progressivamente l’ambito residenziale, dovuto al superamento degli incentivi, per sposare invece tutto ciò che “domestico” non è; una visione molto chiara che si allinea perfettamente con le strategie e i fondi messi a disposizione dall’Europa tramite appunto il PNRR.

In tal senso, è corretto sottolineare come lo scorso maggio Ance avesse previsto un aumento degli investimenti in costruzioni di oltre il 5% in funzione dello sviluppo legato alle opere pubbliche contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il mercato immobiliare, naturalmente, rispecchia esattamente queste tendenze; le compravendite calano in maniera netta, complice l’aumento dell’inflazione e l’innalzamento dei tassi di interesse che hanno sconsigliato l’accesso ai mutui per molte famiglie italiane. Una tendenza che appare certa anche per i mesi futuri, in attesa di un cambio complessivo del quadro macroeconomico.

Fa da contraltare a questa situazione il tema prezzi: le case nuove “tirano” il mercato e segnano un ulteriore innalzamento dei valori di questa tipologia di abitazione, mentre scende l’appeal e il costo dell’esistente; uno scenario che evidenzia ulteriormente come l’utenza interessata all’acquisto sia alto spendente e cerchi una soluzione efficiente e moderna, a dispetto di complessi interventi di ristrutturazione.

 

Le ricadute sul settore elettrico

Questa necessaria premessa, ci consente di fare un’analisi e trarre qualche conclusione per il settore elettrico, strettamente connesso al comparto delle costruzioni.

Se fino a 12 mesi fa, infatti, il settore residenziale e le relative ristrutturazioni erano il principale fattore da monitorare per la ricerca di nuove commesse, oggi l’attenzione dei professionisti deve spostarsi verso il mercato non residenziale: scuole, ospedali, edifici pubblici e tutto ciò che, per volere europeo, sarà agevolato grazie a fondi e incentivi.

In tal senso è interessante sottolineare come i bandi di gara per lavori pubblici siano cresciuti nel giro di un anno di oltre il 15%, ma soprattutto sia cresciuti in termini di valore assoluto: oltre l’80%.

È giusto ricordare che non si può parlare in ogni caso di un mercato stagnante per il settore residenziale che, a breve potrebbe anzi essere rinvigorito dalla nuova Direttiva “Case Green” attualmente in discussione a livello europeo, di cui abbiamo già accennato nei mesi scorsi (qui l'articolo).

Installatori e progettisti, dovranno dunque attenzionare da un lato il settore delle nuove costruzioni, che prediligono sistemi innovativi, a partire dalla gestione domotica e automatizzata degli impianti, coinvolgendo il mercato del controllo accessi e della videosorveglianza smart; e dall'altro le opportunità che i grandi committenti, Pubblica Amministrazione in primis, offriranno loro nei prossimi mesi. Possibilità che al contrario saranno maggiormente concentrate sui temi dell’efficientamento energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’adozione di soluzioni intelligenti per il controllo e il monitoraggio di consumi ed energia.

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