Comprendere il significato dei colori dei cavi elettrici è una competenza chiave per la sicurezza di ogni casa e ufficio. Nonostante l'installazione sia un lavoro da esperti, questa conoscenza ti permette di identificare con prontezza guasti o fili scoperti, contribuendo a mantenere l'ambiente sicuro.
In questo articolo illustreremo una breve guida capace di indirizzare alla comprensione dei colori dei cavi per una maggiore sicurezza personale e di chi ci sta intorno.
Cos’è un cavo elettrico e perché ha colori diversi?
Il cavo elettrico è la componente essenziale di ogni impianto, che permette all'energia di fluire da una fonte (come una centrale) fino ai tuoi dispositivi. Al suo interno, il cavo contiene uno o più conduttori in rame che trasportano l'elettricità, protetti da una guaina isolante. Questa guaina è fondamentale: non solo difende il cavo dagli agenti esterni, ma soprattutto protegge le persone da pericolose scosse elettriche. I diversi colori dei cavi servono proprio a distinguere la loro funzione.
Tabella colori cavi elettrici e significato
L’uso dei colori per identificare facilmente la funzione dei cavi al primo sguardo è uno dei metodi principali adottati nella realizzazione di un impianto elettrico. Ogni colore corrisponde, infatti, ad un ruolo specifico di ciascun conduttore elettrico.
Colore del cavo
|
Funzione
|
Marrone
|
È uno dei colori utilizzati per i conduttori di fase negli impianti monofase. Questi cavi trasportano l'energia elettrica dalla fonte al dispositivo.
|
Nero
|
Come il marrone, il nero è un altro colore standard per i cavi di fase. Viene spesso usato negli impianti a corrente alternata (AC), sia monofase che trifase.
|
Rosso
|
All’interno di circuiti con corrente alternata, è utilizzato per interconnessioni, segnali e comandi. A livello domestico, aiuta a distinguere il conduttore attivo secondario dal neutro o dalla fase principale.
|
Rosa
|
Introdotto dalla nuova norma CEI EN IEC 60445 attiva dal 21 agosto 2024, è il colore identificativo unico per conduttori di terra diversi dalla messa a terra di protezione.
|
Viola
|
Ammesso dalla normativa IEC/CEI come unico modo di identificare il conduttore, ad esempio in quadri elettrici, ritorni di lampada o circuiti di comando.
|
Bianco/Grigio
|
Questi colori sono comunemente usati per i cavi di ritorno, che aiutano a chiudere il circuito e a far fluire correttamente l'energia.
|
Blu
|
È il colore del cavo neutro. La sua funzione è quella di riportare l'elettricità dal dispositivo alla fonte di alimentazione, completando il circuito.
|
Azzurro (blu chiaro)
|
È il colore utilizzato per identificare il neutro, ovvero il circuito che riporta la corrente alla fonte.
|
Giallo/Verde o verde
|
È il colore del cavo di messa a terra (o filo di terra). È il più importante per la sicurezza: in caso di guasto o cortocircuito, devia la corrente verso terra, proteggendo le persone da scosse elettriche.
|
Arancione o Giallo
|
Viene tipicamente utilizzato per segnali visivi o cavi di controllo, come quelli degli impianti d'allarme o di sicurezza, e non per l'alimentazione principale.
|
I cavi si differenziano, infatti, per la funzione che svolgono all’interno del circuito elettrico:
Queste indicate sono delle standardizzazioni dei colori dei cavi elettrici, anche se questi possono variare leggermente a seconda delle normative locali. Ecco perché è fondamentale consultare sempre le specifiche tecniche e i documenti di riferimento per garantire un corretto funzionamento della rete elettrica e la conformità di tutte le norme di sicurezza.
Normativa vigente sui colori dei cavi elettrici: CEI 64-8
Per la sicurezza dei nostri impianti elettrici, l'Italia si affida a normative chiare. La norma CEI 64-8 stabilisce regole precise per la progettazione e l'esecuzione degli impianti a bassa tensione, definendo l'uso corretto dei colori dei cavi elettrici. Grazie a questa normativa, ogni cavo ha un colore specifico in base alla sua funzione. Questo standard è cruciale per la sicurezza dell'impianto e semplifica notevolmente le operazioni di manutenzione.
L'ultimo aggiornamento della norma è entrato in vigore il 1° gennaio 2024, confermando l'importanza di seguire le direttive stabilite dalla Legge 186/68 e dal DM 37/08. Queste leggi garantiscono che tutti gli impianti rispettino gli standard di sicurezza, riducendo al minimo il rischio di errori durante l'installazione o la manutenzione.
Come verificare se un impianto è a norma?
Per accertare la conformità di un impianto elettrico, è fondamentale verificare l’utilizzo dei colori standard previsti dalla normativa CEI 64-8 e il rispetto delle condizioni di sicurezza stabilite dalle normative vigenti.
Un impianto non conforme, infatti, è un sistema che non rispetta le prescrizioni tecniche e legislative previste dalla normativa vigente (DM 37/2008), o che presenta carenze nei dispositivi di sicurezza essenziali (differenziali, protezioni contro sovraccarichi e cortocircuiti, messa a terra).
È, inoltre, considerato non a norma se è stato modificato da personale non abilitato o realizzato con materiali obsoleti, in particolare se antecedente al 1990.
L’impiego di colori non conformi, infine, può comportare gravi rischi per la sicurezza e rende l’intero impianto non a norma, impedendo il rilascio della dichiarazione di conformità.
Tra i principali rischi associati a un impianto non conforme si possono riscontrare:
Dopo aver fatto le valutazioni necessarie sulla regolamentazione o meno dell’impianto elettrico, è fondamentale procedere per adeguare l’impianto datato alla normativa attuale.
Colori dei cavi in impianti elettrici datati: come identificarli
Quando si tratta di impianti elettrici datati non sempre si ha la certezza che siano state utilizzate le indicazioni della normativa vigente. Per questo, è importante prestare la massima attenzione e seguire alcune linee guida per identificare correttamente la natura dei cavi.
Oltre ad un’adeguata ispezione visiva per controllare l’eventuale presenza di cavi esposti o dei colori della guaina esterna, è consigliato consultare la documentazione che attesta la realizzazione degli schemi elettrici, se disponibile, così da identificare correttamente i conduttori.
-
I conduttori di fase possono essere marrone, nero o grigio, colori consigliati dalla norma, anche se non obbligatori; l’uso di altri colori (es. rosso, arancione) è tollerato solo in impianti precedenti, ma ormai genera confusione.
In impianti realizzati prima del 1984/1990, si possono trovare codici colore diversi: ad esempio il blu usato come fase o il neutro non in blu. In questi casi, vale il principio della corretta identificazione e, se possibile, del rinnovo secondo gli standard attuali.
Domande frequenti sui colori dei fili elettrici
Per concludere questo approfondimento sui cavi elettrici, rispondiamo adesso ad alcune domande frequenti. Questa sezione aiuterà a chiarire i dubbi comuni, aprendo la porta verso un’ulteriore comprensione dei cavi di corrente per garantire la sicurezza e la conformità degli impianti elettrici.
Che colore è il cavo neutro?
Generalmente, è indicato con il colore blu quel cavo adibito al completamento del circuito elettrico, favorendo il ritorno della corrente dalla presa o dal dispositivo verso la fonte di alimentazione.
In alcuni vecchi impianti, però, il cavo neutro potrebbe essere stato realizzato con fili dai colori diversi, come bianco o grigio. In questi casi, è comunque importante aggiornare l’impianto sulla base della codifica attuale per garantire sicurezza e conformità.
Dove si collega il filo blu?
Il filo blu si collega principalmente a due punti nell'impianto elettrico:
-
Al quadro elettrico: il filo blu viene collegato all'interno del quadro elettrico, separato dai cavi conduttori di fase e protezione.
-
Al dispositivo o alla presa: è collegato a dispositivi elettrici come prese, interruttori, lampade ed elettrodomestici. Permette alla corrente di tornare al quadro elettrico e, infine, alla fonte di alimentazione.
Quali fili portano corrente?
Tra le varie componenti di un impianto elettrico, i fili che portano corrente sono identificati come conduttori di fase (L), rappresentati dai colori marrone, nero, rosso e, meno comune, grigio. Questi, trasportano elettricità dalla fonte di alimentazione ai dispositivi della casa, come agli elettrodomestici o alle fonti di luce.
Esistono eccezioni alla codifica colori?
Sì, nonostante siano sconsigliate, esistono alcune eccezioni alla codifica dei colori dei cavi elettrici, soprattutto se legati a situazioni particolari come impianti datati, cavi speciali e con scopo specifico oppure nel caso di impianti a bassa tensione in ambito industriale e cavi a prova di esplosione.
In questi ultimi casi entrano in scena normative e requisiti di sicurezza specifici.
Dunque, è importante affidarsi sempre a installatori professionisti per avere un impianto elettrico realizzato a norma di legge e in totale sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti in materia.
Questo vale per tutti i sistemi complessi, come videocitofonia, antintrusione o videosorveglianza, dove la scelta dei cavi corretti e la giusta posa è fondamentale per garantire il corretto svolgimento delle funzioni dell’intero impianto.
Per approfondire le soluzioni e i componenti disponibili, è possibile consultare la sezione dedicata ai dispositivi e accessori di sistema sul sito di Urmet.